lunedì 17 settembre 2007

un volto (dopo una serata ad una mostra)


Tu che ti perdi

Tra i colori di una tela

Tra i suoni di una melodia

Tra le immagini di un corto

Ti sei mai soffermato

Sulla bellezza di un volto?

Quale opera d’arte

Può essere al pari suo?

Quale pallida mano

Può cogliere le sue espressioni

Le sue sfumature

Il suo perpetuare di emozioni?

Quale riga può raccontare

La sua storia

Trasmettere le sue sensazioni?

Nelle sue rughe

Nei suoi pori

Nelle sue ciglia si cela

Il divino mistero del creato

È nelle sue gote che si staglia

L’opera d’arte

Più feconda.

venerdì 7 settembre 2007

incomprensioni


Apri gli occhi

Sei circondato dal nulla.

Non c’è più niente.

Quello che tu

Credevi essere

Un’illusione

Si rivela

Uno stupido scherzo

Della vita.

Quello di cui tu

Eri sicuro

Sotto di te

Si frantuma..

Polvere diviene

Con cui sporcarsi

Le mani.

Pensavi che qualcuno potesse capirti

Ed invece no!

Solo sei

Con i tuoi pensieri

Con le tue emozioni

Con i tuoi stati d’animo.

Nessuno oltre te stesso.

Se quello che sei

Quello che hai

È fine a se stesso

Quale è il senso

Di stare in un mondo

Affollato di gente?

Mi prendo i mei momenti più belli

E cancello i peggiori

Mi prendo le mie giornate di sole

Le mie notti limpide

Mi prendo solo quello che è stato bello

Lo stringo forte

Lo lego a me

Tutto il resto è

Nulla.