mercoledì 25 giugno 2008

Vagabondo

Molti cieli

Ho ammirato

E nella loro sconfinatezza

Ho perso lo sguardo

Ma ancora non sono

Stanca di cercare il mio

Tante sono le terre

Su cui i miei piedi

Hanno poggiato il passo

Ma ancora non sono sazia

Della loro polvere

Quante lingue ho udito

Ogni parola era suono

Ed ho ballato sui

Loro discorsi

Non finirei mai di vagare

Di cercare

Di perdermi di camminare

Vorrei tornare

Sono nel dì che nulla ho

Più da osservare.

venerdì 16 maggio 2008

Gran Sasso

Potessi avere io

La tua altitudine

Potessi essere io

Coperta di candidi mantelli

Potessi accarezzare io

Il cielo con le punta delle dita

Come te

Come la tua forza dal basso

Ti fa salire sempre di più

Con seni scoscesi

Irrigati di fiumi

Coperti di boschi

Ossigenati da fronde

Che i colori della terra

Hanno rapito

Ed io li riscatterei

Per tenerli sempre con me

Vorrei tutto attraversarti

Col bianco e col bruno

Col sole e in tempesta

E tra raffiche di vento

Alle tue salde rocce

Di mare io

Mi aggrapperei

Perché mi salvi ogni volta

Dentro di me ti ritrovo

Grande e potente ad

Abbracciarmi

E tra le tue rocche

Io mi perderei

E tra i tuoi borghi io

Vivrei

Col profumo del pane

E il calore del fuoco

Semplicemente ti svesti

Tu

Sai solo essere

E tu sei…gran sasso

Il marinaio

Navighi verso
una mèta
Marinaio
di bianco vestito
col nodo al collo
ma oltre
l'orizzonte non
puoi andare
alla volta del sole
devi fermarti

Marinaio
dimmi ancora
viaggi per andare
o solo per
spiegare le vele?
Sulla prua
le onde
che ti si spaccano

contro tra le acque
che brillano dei
suoi frantumi di
soffice spuma.

Marinaio
lo guardi

il sole che riluce?

Tu solo sai

come muovere i remi
tu solo sai
leggere i venti
nel loro
cambiare
crei le tue
rotte.

Basta Marinaio

quel limite
non lo potrai

attraversare

La sua barriera è
invalicabile

Ma tu continui

Marinaio
verso le tinte
arancio del cielo
dispieghi ancora
le vele
e cadi giù
dentro la linea
che segna

il confine

insieme al sole
che va a dormire.

Ardea

A lungo ho ascoltato
il silenzio
distesa al centro
di un prato

Silenzio!

coi suoi suoni
di vento
lieve e aulico
posato su un letto
di foglie

Alti svettavano
rami d'ulivo
verso un tetto
cobalto

A lungo sono rimasta
distesa

Distesa!

Col sole che
oltrepassava me
caldo e morbido
su un podio più alto

Tutto intorno
si dilatava
il giorno

giovedì 1 maggio 2008

libertà perduta


Ridatemi l’aria

Senza non riesco

A respirare.

Toglietemi quel

Laccio al collo

Mi sento soffocare

Slegatemi le mani

E toglietemi le catene

Dalle gambe

Non posso muovermi

Così.

Questa cella è troppo

Stretta e questa pena

Troppo lunga

I miei reati non valgono

La mia punizione

Liberatemi!!

mercoledì 26 marzo 2008

il tuo...



Portami sotto

L’albero dalle tonde

Fronde

Alla luce della pallida luna

Che rischiara solo

Un pezzo del prato

Immerso nel blu puro

Di un olio consumato

Conducimi lì

Dove tutto sembra fermarsi

Dove un alone di meravigliosa

Fantasia crea magie

E dissolvenze di te

Del tuo essere più tenero.

Guardami dritto negli

Occhi e regalami speranza

Abbracciami forte.

martedì 25 marzo 2008

Ad ernesto


Porgo l’inchino

Ai tuoi occhi di terra

Pupille di passione

Vita viva piena di

Fervida emozione

Che attraversando il mondo

Si è ricongiunta a te

Nella terra lontana

Dei dolci sapori

Della storia millenaria.

Tu , combattente innarendevole

Impavido condottiero di te stesso

Che ha trascinato i popoli

Sconfinando i secoli

Tu che animi ancora

I pulpiti di giovinezza ribelle

Tu solo tu

Ancora qui

Il tuo nome gridato

Sui diari

Il tuo viso

Disegnato sulle bandiere

Le tue frasi

Tra gli scritti e tra

le pagine più

Belle della storia

Riecheggia l’eco del tuo nome

L’eco della tua speranza

La forza della tua azione.

Immemorabile e senza tempo

mercoledì 20 febbraio 2008

poesia di un amico

(Puoi trovare un po’ di tutto
alla bottega del caffé,
trovi anche soluzioni
ai tuoi forse, ai tuoi perché)

La bottega del caffé

Sono andato già una volta
alla bottega del caffé,
tra i barattoli una svolta
perché c’eri proprio te,
sorridevi ai tuoi clienti
che chiedevan spiegazioni
nelle mani anche gli acquisti,
mi sembravano più buoni,

e ne ho preso un paio di etti
della qualità migliore,
dello zucchero a cubetti,
dei bon bon ed un liquore,
era al gusto di amarena,
era tanto lo cercavo,
servirà a lenir la pena
quando poi sarò lontano.

Ti guardavo dentro gli occhi
con i soldi nelle mani,
avrei comprato tutto quanto
pur di stare così vicini,
non trovavo altre parole
e poi il treno mi aspettava,
e “buongiorno, grazie” allora,
con il cuore che scoppiava.

... ... ...

Son tornato dopo un anno,
perché ho fatto un altro viaggio,
in valigia avevo i sogni
e anche un po’ più di coraggio,
ti avrei chiesto “dimmi il nome,
cosa insegui, come vivi,
come fa a girare il mondo
quando tu non esistevi,

ti avrei chiesto indietro il cuore,
che è rimasto li in ostaggio,
perché vivo la mia vita
come dentro ad un miraggio”...
...son entrato poi di nuovo
alla bottega del caffé,
fuori c’era un altro nome
e chissà dov’eri te.

(forse sei soltanto un sogno,
forse non sei mai esistita,
della mia anima, un bisogno,
per dar senso alla mia vita )

Giovanni Santorsola
Dicembre 2007

lunedì 4 febbraio 2008

sempre per te


Non vuoi che io sia tale
Questo io capisco
Avessi le chiavi
Io l'aprirei quella porta.

Salirei le scale
Se solo scorgessi il gradino

Ma sono cieca al mondo
Vita mia
E questa stridente morsa
Mi toglie il respiro
Fino all'ultimo affanno

Arditi i pensieri
corrono a prendermi
Ed è allora che parto.

Ritornerei qui
Se solo riconoscessi la strada
Se solo un segnale potesse
Indicarmi la via

Ma sono cieca al mondo
Vita mia.


sera


Batte la pioggia
Contro queste finestre
il vento urlante
mi grida contro

Sotto la fioca luce
di questa rosea stanza
Lascio volare
il bluastro fumo
Ed a ogni boccata
regalo il respiro

la sera è arrivata.

domenica 3 febbraio 2008

dormi


Dormi!
dormi pure angelo mio
coccolato da bianche lenzuola
avvolto dal calore
di variopinte coperte

Dormi ancora!
Che questo giorno
Non rubi ore alla tua notte
Che il sole non venga
a svegliare il tuo sonno.

Continua a dormire
calmo e sereno
Perso tra i tuoi sogni
vagabondo tra le tue fantasie

Non lasciarti svegliare
tenero bambino
In un letto troppo grande
Non destarti
Rimani con i tuoi occhi serrati
le labbra semiaperte
le mani chiuse
Il corpo stretto in un gomitolo di carne

Dormi angelo mio
Dormi e non sentire
Altro che il tuo dormire
Chiudi gli occhi
al mondo
vela il tuo udito
Dormi angelo mio..
resta addormentato
resta sereno.

labbra di cioccolato


Labbra di cioccolato
cariche di parole
sussurate
scivolano tra le onde
del vento

Parole di nebbia
Parole di rabbia
Parole..solo parole

Un insieme di suoni
Note colorate create
da te
Dal tuo essere di zucchero
Fragile costruzione
di tasselli sovrapposti

Ascolto le tue parole
Ascolto il loro divenire
Il loro scorrere
Il loro permeare
Il loro riecheggiare
In ogni angolo di me

Saranno sempre le tue parole
saranno dentro di me
Ma saranno sempre tue.

idea


Tu non ci sei
e allora t'invento.
Disegno il tuo volto
Dipingo i tuoi occhi
Scrivo dei tuoi pensieri.

Quando arriverai
e vedrai quel che ho creato
Ciò che dalle mie mani
è stato plasmato
Ti riconoscerai.

Il tuo sguardo
non potrà
non ammirare
la bellezza da cui derivi
i tuoi colori
non potranno non brillare
della luce
che ti ha dato vita.

Tu arriverai
leggero e silenzioso
Così di nascosto
che io di te
non m'accorgerò

Ma tu chiamami
urla il mio nome
bussa alla mia spalla

Quando mi volterò
tu mi sorriderai
ed io capirò che sei tu

La mia idea diventata materia.


venerdì 11 gennaio 2008

a te


Non c'è stata
immagine che
mi abbia condotto
a te

Non un suono
un profumo
che abbia risvegliato
i miei sensi

Credo di averti
incontrato in
un sogno
nel momento in cui eri
più distante

Forse sarai
solo l'ultimo
flash di questo
tormento
o
ti disegnerai
su di me come
un'impronta

Quel che sarà
non posso
prevederlo

Ruggito silente
in questo deserto
ti accolgo
resterai dentro di me
finchè vorrai

Ingenue parole
scritte dai bambini
divengono insegnamenti
perpetui nel
nostro vivere.

Non sarò io
a rifiutarti
ma sarai di nuovo
te
Cavaliere errante
frutto di un'illusione
che ti dipinge
come non sei
come non sarai mai

La purezza che ti copre
non t'appartiene
e non t'appartiene
niente di ciò con
cui ti ho vestito.

Colui che...


Amore mio
Amore mio
Amore mio
perchè d'improvviso
comincio a chiamarti?
Credevo fossi
andato via
ed ora invece
a piccoli passi
ritorni.

Perchè mai
mi sono illusa?
Come possibile è stato
che la tempesta
si sia abbattuta
ed io non abbia
trovato appiglio?

Un'onda gigante
mi ha travolta

Eppure vedi
amore mio
che quello che eri
ora non sei più.

I miei occhi
non temono
le barriere reali
quelle alte mura
che separano il
tuo essere dal
mio.

Sei così diverso
così lontano
da quello che elogio.

Amore mio
tu non sei nulla
di ciò che desidero
Tu non sei nulla
di ciò che vorrei
mi appartenesse

Amor emio
tu sei quello
che di solito
ignoro
quello che di solito
disprezzo

Eppure Amore
Mio, io
t'amo e
Altrimenti non
potrei fare.

per te


Sbatti pure la porta
e nel silenzio del
tuo rumore corri via.

Tu, che chiedi qualcosa
che per prima
non riesci a dare.

Le tue lacrime usi
a muovere pietà
le tue urla a
pretendere rispetto.

Tu non sai parlare
non sai comunicare
nè sentire altri
oltre te stessa

Accecata dal tuo
mondo
l'unico esistente
per te.

Come posso ricordarti
se tu mi hai
dimenticata?
I tuoi baci non posso
sentirli
se non li riconosco.

Vai pure via
sbattendo la porta
ma è solo aprendola
con una lieve
carezza che le
mie orecchie potranno
udirti.

Solo quando
vestirai le tue colpe
solo quando
accetterai ciò che è stato
solo riconoscendole
per quella che sei,
solo così,
solo quando la
competizione sarà finita
e guarderai in faccia
me,
come compagna e non
nemica
riconoscendo il nome
della guerra,
solo se non rinnegherai
il suo trascorso,
solo allora
i miei occhi potranno
andare oltre le tue
pupille, solo
allora,
forse
vincerò le mie
difese!